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ArchBang Linux

il logo di arch bangPer tutti gli amanti delle microdistribuzioni, ecco ArchBang, Sistema Operativo ultraleggero basato su ArchLinux, in grado di sgranchire e dare scatto al vostro pc. Disponibile nelle due versioni a 32 e 64 bit, coniuga la fluidità del funzionamento ad un aspetto sobrio e minimale. In continuo aggiornamento – viene rilasciata una rolling release quasi ogni mese-  ArchBang svolge bene il suo lavoro anche in condizioni di particolare scarsità di risorse o su hardware datato.  Requisiti minimi accessibili e ingombro contenuto sono tra i punti di forza principali di questa simpatica distribuzione derivata da Arch, col quale condivide lo sprito di fondo e il funzionamento complessivo. Sebbene si tratti di una versione molto più abbordabile dell’apprezzato Sistema Operativo, ArchBang non è esattamente una distribuzione da neofita assoluto.

Già nella fase di installazione si inizia ad assaporare lo stile arcaico al limite con il purismo della  riga di comando. L’installer fornito è infatti privo di interfaccia grafica e richiede un po’ di esperienza nella selezione dei passaggi dell’installazione (che sono indipendenti e non concatenati in una Wizard) e nell’impostazione dei parametri richiesti, quali dimensione delle partizioni e tipo di filesystem; fortunatamente però, non è richiesto di scegliere e configurare il proprio DE(Ambiente Desktop) e WM (gestore delle finestre), dato che di default la scelta ricade sulla combinazione LXDE / OpenBox.

Se quello che cercate è una base leggera su cui far girare VirtualBox, o se semplicemente volete ottenere il meglio dal vostro netbook, dovreste provarla. Per quanto mi riguarda l’ho usata sul mio eeepc900, e devo riconoscere che dai tempi di avvio alla reattività complessiva del Sistema, non ho nulla da ridire. Tutte le periferiche sono state riconosciute senza problemi ed ho apprezzato una certa stabilità.

Così come per la stragrande maggioranza delle distribuzioni in circolazione, potrete provare e installare ArchBang a partire da CD o pendrive (se non sai come fare, clicca qui). In  questa pagina trovate le due versioni del file -a 32 e a64bit; una volta generato il supporto, non vi resterà che lanciare la live (sono disponibili due opzioni per la grafica nel menu) e attendere quei pochi minuti necessari all’avvio per vederla in azione o installarla sul vostro disco: vi sorprenderà la velocità già in modalità live. Si tratta di una distribuzione particolare, che si discosta da grandi classici quali Ubuntu e derivate. Tra gli elementi distintivi, oltre al summenzionato  installer, troviamo ad esempio il gestore dei pacchetti Pacman, che gestisce e compila pacchetti binari in maniera efficiente, ma che è l’ennesimo elemento privo di interfaccia grafica.

(Ad ogni modo installando la GUI “GtkPacman” potrete conferire al vostro gestore di pacchetti un aspetto più “Synaptic-like“-link alla pagina ufficiale del progetto).

La dotazione software di base, pur non tradendo il minimalisimo imperante è abbastanza assortita. Non è presente suite da ufficio completa, ma non si è neanche lasciati sguarniti: è infatti presente l’accoppiata AbiWord/Gnumeric, per la redazione di documenti di testo e fogli di calcolo; poi abbiamo il rinomato client IM multiprotocollo Pidgin col quale potrete connettere i vostri account msn, gtalk, facebook e altri; il browser web è Chromium  ed abbiamo anche un client VNC (Avahi), un client FTP, un editor  grafico (Gimp) e varie altre applicazioni, tra le quali anche Dropbox. Analogamente alla “sorella maggiore” ArchBang, offre all’utente l’assoluto controllo totale del Sistema…a patto che sia in grado di metterci mano.

Che si tratti di un sistema appassionante o da appassionati lo scoprirete solo se farete la vostra prova. ArchBang vi aspetta.

Luigi Lacquaniti
Luigi Lacquaniti
Tecnico e Web designer freelance.

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