In questo articolo, tirerò in rassegna quelli che sono i modi per ottenere informazioni sul proprio hardware, con i tre principali Sistemi Operativi che si trovano in giro: Windows, Mac OSX e Linux.
Primo caso: Windows.
Che sia Seven, Xp, Vista o qualcosa di più vetusto, la procedura, grossomodo, non cambia.
L’applicazione deputata a quanto ci occorre si chiama Microsoft System Information, e fornisce l’accesso a tutta una serie di dettagli che possono tornare utili, ad esempio, in previsione di una formattazione. System Information si raggiunge in vari modi.
In Windows Xp, lo si trova nel menu Utilità di Sistema (Start->programmi->accessori->utilità di sistema), oppure in generale digitando msinfo32 nel menu “esegui”, a sua volta accessibile da Start o digitando contemporaneamente i tasti WIN ed R sulla vostra tastiera.
L’utilità fornisce tutta una serie di informazioni utili e dettagliate, tra le quali spicca l’utile “periferiche con problemi”, che consente di scoprire se va tutto bene e che indica eventuali periferiche che necessitano di interventi quali attivazione/disattivazione/reinstallazione drivers (…).
C’è da dire che, purtroppo, non è possibile reperire informazioni sull’hardware non riconosciuto, anche se presente. In questo caso solitamente bisogna affidarsi a software di terze parti, quali Everest, Sisoft Sandra e compagnia bella.
Secondo caso: Mac OSX
Sin dalle prime edizioni di Mac OS (ed OSX), all’interno del menu Apple -la mela in alto a sinistra-, è presente in elenco la voce “informazioni su questo Mac“, cliccando sulla quale, si accede ad una finestra nella quale si leggono quantità di memoria installata, tipo e la frequenza della CPU, versione del Sistema Operativo in uso e il collegamento “maggiori informazioni“, che porta dalla al System Profiler -questo il nome dell’applicazione- dalla quale si potrà consultare un resoconto dettagliato del tutto…ma temo che non ci sia “periferiche con problemi” :P. Et voilà.
Terzo e ultimo caso: Linux.
Eccoci al pinguino. La filosofia che c’è dietro la conoscete (più sostanza, meno fronzoli). Se anche in questo caso vi ritroveseste davanti ad un elenco testuale a caratteri bianchi su sfondo nero, la cosa non vi sorprenderebbe, no?
…E infatti è proprio così. Portatevi nel terminale (Applicazioni/Accessori/Terminale) e digitando
sudo lshw
paqrtirà Hardware Lister, che stamperà a video tutto quello che è pervenuto in merito al sistema in uso. Ovviamente è possibile affiancare al comando dei parametri più specifici che consentano di visualizzare e/o filtrare l’output nella maniera desiderata. Digitando lshw –help e facendo un po’ di prove, non sarà difficile togliersi ogni dubbio.
Ad esempio, apponendo l’opzione -sanitize, l’output verrà filtrato da dati sensibili (quali codici seriali etc.);
E’ anche possibile ottenere il tutto in formato HTML, per ottenere una pagina web, di impatto visivo quantomeno più rilassante.
E’ quello che otterrete digitando
sudo lshw -html (con le altre opzioni che preferite).
Due note in merito:
1)L’output visualizzato nel terminale (consistente di vari tag HTML e contenuti vari), dopo essere stato incollato in un file vuoto, da salvare con estensione html, potrà essere aperto con il vostro browser preferito.
2) E’possibile che l’output oltrepassi le 512 righe e che quindi venga visualizzato parzialmente. Per modificare questo parametro, bisogna accedere dal menu “modifica”, alle preferenze del profilo, e là, alla scheda scorrimento, flaggare la voce “illimitato”.
Aggiornamento:
Se è vero che la shell sia un potentissimo strumento, è altrettanto vero che gli utenti Linux non sono obbligati ad adoperarla sempre e comunque.
Mi si faceva notare che per Hardware Lister, come per moltissimi altri programmi, sia disponibile una sua interfaccia grafica a consentirne un utilizzo più comodo e intuitivo.
L’interfaccia grafica di Hardware Lister, se installata -non tutte le distrola includono- può essere lanciata digitando (ehm…nel terminale, ovviamente) lshw-gui. Se non dovesse essere presente, la si potrà ottenere attraverso i soliti metodi (yum, apt, ubuntu software center, gestore pacchetti…quello che preferite).
Per oggi è tutto.
In realtà non è detto che per linux tutto ciò che c’è esiste solo da terminale (non lo dici, ma si potrebbe travisare).
Nello specifico esiste una gui per lshw (il programma da te citato), chiamata con non poco sforzo di fantasia “lshw-gui” e facilmente reperibile tramite i repository delle principali distribuzioni.
Qualche tempo fa ne parlai sul mio blog.
http://thejoe.it/wordpress/2010/05/02/una-gui-per-lshw/
Grazie thejoe per l’utile precisazione. Ho integrato nell’articolo le tue informazioni.