Da qualche giorno WordPress 3.6 gira per la rete nella sua veste ufficiale per la gioia di tutti. Altra release, altro musicista (e strumento): il batterista Elvin James, lascia il posto a Oscar Peterson, uno dei talenti pianistici più apprezzati di sempre.
Twentythird
La prima cosa che salta all’occhio è il tema Twentythird: il più bel tema di default mai incluso, che nella sua configurazione di base è decisamente accattivante e versatile, grazie al layout full screen responsivo e a quel tema colori molto Ubuntu-style (o no?).
Migliorie e novità
La prima impressione è dunque più che buona. Ovviamente non c’è solo l’estetica e, come si (nota e ) legge nelle note di versione, sono state apportate anche alcune modifiche al core ed altri cambiamenti funzionali. L ‘autosalvataggio è ora connesso ad una migliore gestione delle sessioni di lavoro e la funzione compare delle revisioni è stata corredata di uno slider che ne facilità l’utilizzo. La modalità split screen rende più comode le operazioni, ma -a mio avviso- il tutto resta ancora ugualmente scomodo poichè mostra gli articoli in modalità non-visuale;
tra le novità spicca il post-locking, un sistema che consente di non sovrapporsi nelle modifiche dei contenuti. Quando si seleziona un post sul quale qualcuno stia già lavorando, un sistema di noifiche ne indica il nome utente ed offre la possibilità di disconnetterlo, ottenendo a propria volta il lock sul file.
Bello trovare il lettore multimediale integrato in HTML5 e le genericons ovvero le icone basate sui fonts. Video e audio sono supportati nativamente ed è possibile anche integrare playlist di Spotify.
Nell’area di personalizzazione menu, all’interno del backend è ora possibile spostare le voci su e giù, sfruttando dei semplici pulsanti, senza litigare con il pur comodo trascina e rilascia;
Sono disponibili degli altri templates per i post: musica, video, galleria di immagini, ma anche status (?) e chat (…), differenziati tra le altre cose per colore di sfondo sia in fase di editing che dopo la pubblicazione.
Cosa manca ancora
Veniamo alle note dolenti. Certamente perfetta per il blogging, questa versione è decisamente ready-to-use per utenti poco esperti; il discorso si fa diverso per la personalizzazione e l’utilizzo come CMS, funzionalità tenuta a margine in questo caso, e anche se non si può ancora dire, suppongo che sia richiesto maggiore impegno per la personalizzazione base delle pagine, a causa dell’adozione di diversi colori di sfondo per i diversi templates di pagina, funzionalità che molto probabilmente farà a pugni con tanti plugins: staremo a vedere.
Continua a mio avviso ad essere insoddisfacente la gestione delle gallery, troppo rudimentale e scomoda, a partire dal layout, a finire con la navigazione (la stessa dei posts), ma non si può avere tutto…chissà in futuro se qualcuno se ne occuperà.
Complessivamente una buona base insomma. Smanettate e fateci sapere. Ovviamente sapete dove trovarlo.