Già nella fase di installazione si inizia ad assaporare lo stile arcaico al limite con il purismo della riga di comando. L’installer fornito è infatti privo di interfaccia grafica e richiede un po’ di esperienza nella selezione dei passaggi dell’installazione (che sono indipendenti e non concatenati in una Wizard) e nell’impostazione dei parametri richiesti, quali dimensione delle partizioni e tipo di filesystem; fortunatamente però, non è richiesto di scegliere e configurare il proprio DE(Ambiente Desktop) e WM (gestore delle finestre), dato che di default la scelta ricade sulla combinazione LXDE / OpenBox.
Così come per la stragrande maggioranza delle distribuzioni in circolazione, potrete provare e installare ArchBang a partire da CD o pendrive (se non sai come fare, clicca qui). In questa pagina trovate le due versioni del file -a 32 e a64bit; una volta generato il supporto, non vi resterà che lanciare la live (sono disponibili due opzioni per la grafica nel menu) e attendere quei pochi minuti necessari all’avvio per vederla in azione o installarla sul vostro disco: vi sorprenderà la velocità già in modalità live. Si tratta di una distribuzione particolare, che si discosta da grandi classici quali Ubuntu e derivate. Tra gli elementi distintivi, oltre al summenzionato installer, troviamo ad esempio il gestore dei pacchetti Pacman, che gestisce e compila pacchetti binari in maniera efficiente, ma che è l’ennesimo elemento privo di interfaccia grafica.
(Ad ogni modo installando la GUI “GtkPacman” potrete conferire al vostro gestore di pacchetti un aspetto più “Synaptic-like“-link alla pagina ufficiale del progetto).
La dotazione software di base, pur non tradendo il minimalisimo imperante è abbastanza assortita. Non è presente suite da ufficio completa, ma non si è neanche lasciati sguarniti: è infatti presente l’accoppiata AbiWord/Gnumeric, per la redazione di documenti di testo e fogli di calcolo; poi abbiamo il rinomato client IM multiprotocollo Pidgin col quale potrete connettere i vostri account msn, gtalk, facebook e altri; il browser web è Chromium ed abbiamo anche un client VNC (Avahi), un client FTP, un editor grafico (Gimp) e varie altre applicazioni, tra le quali anche Dropbox. Analogamente alla “sorella maggiore” ArchBang, offre all’utente l’assoluto controllo totale del Sistema…a patto che sia in grado di metterci mano.
Che si tratti di un sistema appassionante o da appassionati lo scoprirete solo se farete la vostra prova. ArchBang vi aspetta.