Sempre più bella ed accessoriata, Ubuntu si é fatta col tempo piuttosto esigente in termini di risorse, e molti affezionati continuano ad arrancarle dietro a causa di hardware non troppo recente. In questa guida vedremo come togliere un po’ di zavorra e continuare ad andare.
Iniziamo con la fase di avvio.
BUM
Equivalente opensource del celeberrimo msconfig di Windows, BUM ( Boot Up Manager) é una piccola e semplice applicazione per la gestione dei programmi e servizi caricati in fase di avvio.
La trovate sul Software center.
Se volete qualche consiglio su cosa disabilitare o meno, date una occhiata qua.
Abilitare l’utilizzo di tutti i core della CPU in fase di avvio
A patto che si tratti almeno di un biprocessore (o di un dual core), modificando un file di configurazione, potrete migliorare lo spunto del vostro Sistema, “scomodando” tutti i core disponibili giá in fase di avvio. Si tratta di una feature normalmente disabilitata per ragioni di risparmio energetico.
Digitando nel Terminale il comando
sudo nano /etc/init.d/rc
vi troverete davanti al file da modificare (con l’editor “nano“);
cercate la voce “CUNCURRENCY” ed impostatene il valore a “makefile”, quindi salvate e uscite dal programma.
N.B.:I pochi comandi dell’editor “nano“, sono descritti in calce alla schermata.
L’ambiente Desktop
Come saprete, il DE (Desktop Environment), oltre a modificare l’aspetto complessivo della Interfaccia Utente (GUI), é tra gli elementi che influiscono maggiormente sul comportamento e la reattivitá complessivi del Sistema.
I DE disponibili sono vari e spaziano dal minimale al barocco. Tra i pesi piuma più apprezzati e nominati in rete, troviamo LXDE ed XFCE, (ne abbiamo parlato qui), i quali, seppur meno appariscenti, sono usabili e abbastanza completi.
Unity ad ogni costo
Se invece Unity dovesse essere una prerogativa imprescindibile, con una messa a punto potrete recuperare un po’ di fluiditá.
Disinstallare Lens non necessarie
Le ricerche integrate (lens), estese a web e marketplace non si sposano con le risorse limitate: col comando
sudo apt-get autoremove unity-lens-music unity-lens-photos unity-lens-gwibber unity-lens-shopping unity-lens-video
avrete disinstallato quelle inerenti a musica, foto, shopping e video
(http://askubuntu.com/questions/38772/what-lenses-for-unity-are-available per i pentiti)
Disinstallare le integrazioni social
Come da titolo, potrete evitare che vengano caricate le integrazioni social e risparmiare ancora qualcosa…
sudo apt-get –purge autoremove friends unity-lens-friends libfriends0 friends-dispatcher friends-twitter friends-facebook account-plugin-facebook account-plugin-flickr account-plugin-google account-plugin-windows-live account-plugin-flickr
Regolare gli effetti grafici (Ubuntu <13.10 )
Compiz non é incluso di default il gestore degli effetti grafici, ma con il seguente comando
sudo apt-get install compizconfig-settings-manager
potrete istallarlo e fare del vostro meglio con le regolazioni annesse.
L’argomento Unity credo possa concludersi qui. Rimando alle vostre ricerche eventuali integrazioni.
Il prelinking
In uso da tempo sui Sistemi Apple, il prelinking velocizza l’esecuzione dei programmi memorizzando le informazioni relative agli indirizzi di memoria delle librerie annese, altrimenti ricercate dinamicamente ad ogni richiesta. Prelink si installa dal Terminale con il comando
sudo apt-get install prelink
dopo l’installazione bisogna impostare il valore del parametro “prelinking” a “yes” (SENZA doppi apici) intervenendo all’interno del file di configurazione di prelink
sudo nano /etc/default/prelink
E’noto che Prelink può determinare un malfunzionamento di Skype: se doveste avere problemi, in coda alla guida trovate un workaround a riguardo.
Il preloading
Il demone di lettura e scrittura adattivo o più semplicemente preload, analizza i dati sull’utilizzo delle delle applicazioni maggiormente utilizzate, ed interviene caricando in memoria i files più opportuni in relazione alle previsioni elaborate.
Digitate nel Terminale (of course…)
sudo apt-get install preload
Modificatene il file di configurazione
sudo nano /etc/preload.conf
riducendo il valore del parametro “minsize” di un quarto rispetto al valore impostato: farete in modo che anche i programmi di dimensioni inferiori vengano ottimizzati; altra modifica interessa invece la quantitá di memoria RAM a disposizione: cercate “memototal” ed impostatelo a 10.
A differenza di prelink, il preload può influire leggermente sui tempi di avvio del Sistema.
Le lingue inutilizzate
Anche l’eliminazione delle lingue inutilizzate può fare la sua modesta parte.
Con la sua rudimentale interfaccia, localepurge consente di dismettere “files di locale” diversi da quello in uso.
Il comando
sudo apt-get install localpurge
installerá il software sul Sistema e potrete giá in fase di installazione eseguire l’operazione appena descritta.
I comandi da lanciare successivamente sono
sudo localepurge
sudo apt-get purge
ed infine
sudo apt-get autoremove
Disabilitare gli aggiornamenti automatici.
Per risparmiare un po’ di memoria possiamo anche disabilitare gli aggiornamenti automatici
gconftool -s –type bool /apps/update-notifier/auto_launch false
In questa situazione, per aggiornare la nostra distribuzione basta avviare il gestore manualmente dal menu dedicato o da terminale coi comandi
sudo apt-get update
sudo apt-get upgrade
La Swappiness
La tendenza ad usare l’area di swap per sopperire alla penuria di RAM, é detta swappiness.
Il Sistema fa ricorso all’area di swap in base ad un parametro che ne regola l’urgenza il quale é coinvolto una funzione gestita dal kernel.
A seconda del valore impostato avrete un comportamento più “apprensivo” o più “sciolto” a riguardo.
Inutile precisare che le modifiche saranno influenzate principalmente dalla quantitaá di memoria disponibile, ma anche dall’impiego medio di risorse previsto.
In Ubuntu, il valore di default per la swappiness é 60; impostandolo a ‘0‘, l’area di swap verrá utilizzata solo in casi strettamente necessari o critici.
Un valore prossimo allo zero (10 ad esempio), può essere una buona scelta e consentire un’esperienza sufficientemente fluida.
Se volete fare alcune prove con la “swappiness” potete intanto impostarla in maniera provvisoria con il comando
sudo sysctl -w vm.swappiness=10
Se il risultato dovesse incontrare il vostro gusto, potrete memorizzare l’impostazione aggiungendo “vm.swappiness=10” alla fine del file etcsysctl.conf
sudo gedit /etcsysctl.conf
Appendice: Skype e Prelink – la soluzione
La soluzione al conflitto tra tra Prelink e Skype richiede la reinstallazione di quest’ultimo.
Per prima cosa dunque disinstalliamo Skype
sudo apt-get –purge remove skype
poi editiamo il file di configurazione di prelink
sudo nano /etc/prelink.conf
inserendo al suo interno la stringa
-b /usr/bin/skype
salviamo il file, ed ecco che possiamo reinstallare Skype.
Ultima cosa da fare é lanciare il comando
sudo ldconfig
e verificare che tutto funzioni.
Ovviamente non finisce qua: con attenzione ed esperienza é possibile “potare” ulteriormente il vostro Sistema e modellarlo alle vostre esigenze. Buona fortuna!