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WordPress e il problema delle virgolette

un esamplare di ippopotamoChi tra voi abbia mai sentito parlare degli ippopotami, senz’altro avrà appreso della loro straordinaria capacità di sporcare. E’ stato osservato che non è possibile che la loro acqua resti pulita. Anche cambiandola continuamente. A loro piace così e non c’è niente da fare. E se solo conosceste le modalità di corteggiamento!…

L’ippopotamo di cui vorrei parlarvi oggi è una funzione di WordPress che si chiama WPtexturize, che, nell’intento di fare cosa gradita rendendo il testo più “carino” e armonioso, effettua delle sostituzioni che seppur esteticamente quasi impercettibili, rendono il codice (php e simili…) indigesto alla maggior parte di editors e compilatori a causa del diverso set di caratteri utilizzato.

WPtexturize, dunque “inquina” il codice alla maniera degli ippopotami, e per me che lo inserisco affinchè i miei lettori possano copincollarlo senza problemi,  è piuttosto fastidioso.

Fortunatamente wptexturize non è un ippopotamo a tutti gli effetti o perlomeno è una sottospecie addomesticabile.

Grazie ad una piccola e veloce soluzione, possiamo evitare di combatterci inutilmente.

Oggi vedremo come sia possibile limitarne (e/o direzionarne) l’intervento e volendo fare di necessità virtù, affronteremo il problema passando per la produzione di un piccolo plugin.

Se non avete mai scritto un plugin, questa è una buona occasione per iniziare.

Nella sua forma più blanda, non si tratta che di un file php che contenente una intestazione che lo rende “riconoscibile” seguita poi -naturalmente- dalle vostre istruzioni.

Dunque create un file PHP, apritelo con il vostro editor preferito, e salvatelo con un nome che sia pertinente: io lo chiamerò noMoreQuotes.php.

Inserite al suo interno l’intestazione

/*
Plugin Name: noMoreQuotes.php
Plugin URI: http://www.webinblack.net
Description: Stops WordPress from converting your quote symbols into smartquotes.
Version: 0.1
Author: Lovais Uoternais
Author URI:http://www.webinblack.net
*/

Come è facilmente intuibile, i campi vanno personalizzati a seconda del caso.

L’istruzione che adopereremo è la seguente:

remove_filter(‘the_content’,’wptexturize’);

Salvate il file, comprimetelo in formato .zip e caricatelo sul vostro sito dalla sezione dedicata ai plugin, quindi abilitatelo e verificate che l’ippopotamo stia facendo il bravo: l’effetto dovrebbe essere principalmente il ritorno dei cari vecchi apici (singoli e doppi), senza più problemi per compilatori e affini.

Se vorrete documentarvi su remove_filter e wptexturize, non avrete che da consultare il sito del Codex questa e questa pagina.

Cliccate qua se invece vi interessano gli ippopotami (Wikipedia).

Ciao!

Luigi Lacquaniti
Luigi Lacquaniti
Tecnico e Web designer freelance.

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